ALBERTO SORDI SEGRETO: IGOR RIGHETTI INCANTA LATIANO
Alberto Sordi segreto, quando arte e cultura si incontrano nel ricordo di personalità che hanno lasciato il segno e caratterizzato epoche italiane alle quali si guarda spesso con un po’ di nostalgia.
Anche Latiano ha voluto rendere omaggio alla memoria del grande artista della risata, nell’anno in cui ricorrono i cento anni dalla sua nascita. Nella fresca serata estiva del 4 settembre 2020 l’atrio di Palazzo Imperiali, gremito da un pubblico posizionato in base alle norme anticovid per una simile tipologia di eventi, ha ospitato su proposta della Taberna Libraria in collaborazione con B.I.C. di Latiano, De Vivo Home design ed il patrocinio del Comune di Latiano, Igor Righetti, cugino del mai dimenticato artista romano e autore appunto di “Alberto Sordi segreto” libro edito da Rubbettino con prefazione di Gianni Canova, che racconta il grande attore fuori dal set e dalle apparizioni televisive ufficiali.
Giornalista e conduttore radiotelevisivo Righetti, ha proposto un evento-spettacolo da lui ideato e condotto che rappresenta una alternativa alle classiche presentazioni dei libri, portando per la prima volta sul palco storie ed episodi, rivelazioni, aneddoti e curiosità narrate attraverso lo spunto di video e musica ed immagini emozionanti, eccezionali e inedite, molte delle quali provenienti dagli album di famiglia.
La rappresentazione ha lo scopo, nettamente riuscito, di accendere i riflettori della curiosità sulla figura di Alberto Sordi o meglio su alcuni importanti aspetti della sua esistenza, aneddoti che nel corso di tutta la sua carriera non erano mai emersi, tantomeno negli ultimi anni di vita e subito dopo la morte, avvenuta nel 2003, e rimasti ignote fino ad oggi. Si tratta di circostanze legate alla sua vita privata riportate da Igor Righetti sul libro pubblicato proprio in concomitanza con il centenario dalla nascita dell’Albertone nazionale tuttora molto amato in tutto il mondo e che ha rappresentato l’Italia e gli italiani con i loro pregi e i loro difetti..
E proprio Igor Righetti, profondo conoscitore di Sordi a sottolineare come questa iniziativa rappresenti il modo migliore nel quale Alberto avrebbe voluto essere ricordato, con quell’allegria che ha regalato attraverso i suoi film. Una ironia che riesce a essere attuale ancora oggi e di quanto sia stato al passo con i tempi ed anche un precursore
Nel corso della serata il pubblico ha scoperto parte delle abitudini di Alberto Sordi, dei suoi rimpianti, delle sue manie, dei suoi amori mai svelati, della sua umanità verso i più bisognosi, del suo modo di affrontare la vita, del suo rapporto con la famiglia, i giovani, la spiritualità. E ancora: come nasce la leggenda della sua presunta avarizia, perché non si è mai sposato, perché non ha mai voluto fare spot pubblicitari o un programma televisivo tutto suo e come nascevano i protagonisti dei suoi film fino a conoscere alcuni particolari della residenza privata
La rappresentazione prende spunto dal motto di Alberto “La nostra realtà è tragica solo per un quarto: il resto è comico. Si può ridere su quasi tutto” uno dei tanti insegnamenti lasciati a suo cugino
Sorpresa nel corso della serata: il ringraziamento di Igor Righetti nei confronti del giovane fasanese Giuseppe Gimmi e della sua idea creativa che a soli 23 anni gli ha già regalato diverse soddisfazioni, la creazione di T-Shirt con frasi personalizzate scritte utilizzando motivi e abbinamenti di colore che richiamano gli anni ’80. Nell’occasione il sorprendente creativo ha regalato a Righetti una maglietta dedicata al suo spettacolo e ad Alberto Sordi recante sul petto il numero 100 con i colori della bandiera italiana per l’italianità che traspare dai personaggi interpretati dall’attore e bordati con il color oro a simboleggiare i numerosi premi vinti nella carriera.
Immancabile l’interazione con i presenti ed il firmacopie finale correlato dai meritatissimi complimenti per il protagonista della serata che ha proseguito volentieri a scambiare opinioni con il pubblico rimasto piacevolmente colpito da quanto appreso in riferimento ad un attore come Sordi che ha percorso la storia della nazione e dei suoi abitanti dal Dopoguerra alla fine del secolo dimostrando di essere un analitico osservatore della società.