15^ Giornata Nazionale AIDO “Un Anthurium per l’informazione”
Aido Brindisi, a questo proposito, intende esprimere piena soddisfazione per il risultato ottenuto sia durante l’evento su Corso Umberto che dai banchetti informativi davanti alle chiese parrocchiali dove erano presenti i volontari e ringrazia tutti coloro che hanno sostenuto la campagna di sensibilizzazione e reso possibile, per il settimoo anno consecutivo, il raggiungimento dell’obiettivo. La delegazione brindisina è infatti da diversi anni la prima in Puglia, ed una delle più virtuose a livello nazionale per risultati ottenuti durante la due giorni di evento nazionale, anticipata nel corso della settimana del week-end, come consuetudine del gruppo brindisino, di distribuzione delle piante a scuole, enti e forze dell’ordine sensibili all’iniziativa.
Il ringraziamento va anche ai sacerdoti delle parrocchie aderenti alle iniziative: il Parroco Don Maurizio Caliandro della Parrocchia “Santa Maria del Casale” di Brindisi, il parroco Don Sergio Vergari della Parrocchia “Cristo Salvatore” di Brindisi, Don Salvatore Tardio della Parrocchia “Santissima Annunziata” di Mesagne e il parroco brindisino Don Antonio Randino della Parrocchia “San Marco Evangelista” di Locorotondo.
L’evento dell’1 ottobre scorso, presentato dal giornalista Nico Lorusso, ha visto il coinvolgimento di volontari e dirigenti del Gruppo Comunale Aido che, con la partecipazione dell’Associazione culturale educativa ricreativa “Que Locura” con i personaggi Disney, il duo comico brindisino “Tindilu” e il gruppo di balli popolari e tradizionali “Addù sciamu sciamu”, hanno aderito e animato per il settimo anno consecutivo la XV Giornata Nazionale di informazione e autofinanziamento “Un Anthurium per l’informazione”. Come successo a Brindisi e in altre 1500 piazze italiane, i membri attivi di Aido hanno incontrato i cittadini, dando loro informazioni sull’importanza della donazione come valore sociale e come opportunità per salvare la vita a chi non ha altre possibilità di sopravvivenza e offerto una piantina di Anthurium andreanum.
Le offerte ricevute sono finalizzate a ulteriori campagne informative e alla ricerca sui trapianti. La responsabilità sociale, che è la chiave di volta della donazione, va supportata non solo attraverso un sistema sanitario che assicuri risultati ma anche attraverso la diffusione di un’informazione continua e trasparente per chiarire soprattutto gli aspetti più controversi come, per esempio, le modalità di accertamento della morte cerebrale, le garanzie di rispetto delle volontà del potenziale donatore e dei familiari, la trasparenza delle liste d’attesa. In oltre 40 anni di attività della nostra associazione abbiamo spesso percepito resistenza da parte della gente ad affrontare l’argomento della donazione, con giustificazioni quali “non ci voglio pensare”, “è un argomento imbarazzante”, “perché devo pensare alla morte adesso?”. Molto spesso, inoltre, si guarda alla donazione solo sull’onda dell’emozione di un fatto di cronaca. Obiettivo dell’A.I.D.O. è smussare questa resistenza psicologica ed eliminare pregiudizi e disinformazione che rischiano il più delle volte di incrinare il sistema delle donazioni. É necessario generare un cambiamento culturale nell’opinione pubblica: gli incontri con la popolazione nelle piazze, possono aiutare ad avvicinarsi in maniera cosciente e razionale alla realtà dei trapianti.